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ART. 41 FUNZIONI DEL COMITATO (1)
I. Il comitato dei creditori vigila sull’operato del curatore, ne autorizza gli atti ed esprime pareri nei casi
previsti dalla legge, ovvero su richiesta del tribunale o del giudice delegato, succintamente motivando le
proprie deliberazioni.
II. Il presidente convoca il comitato per le deliberazioni di competenza o quando sia richiesto da un terzo
dei suoi componenti.
III. Le deliberazioni del comitato sono prese a maggioranza dei votanti, nel termine massimo di quindici
giorni successivi a quello in cui la richiesta è pervenuta al presidente. Il voto può essere espresso in
riunioni collegiali ovvero per mezzo telefax o con altro mezzo elettronico o telematico, purché sia possibile
conservare la prova della manifestazione di voto.
IV. In caso di inerzia, di impossibilità di costituzione per insufficienza di numero o indisponibilità dei
creditori, o di funzionamento del comitato o di urgenza, provvede il giudice delegato. (2)
V. Il comitato ed ogni componente possono ispezionare in qualunque tempo le scritture contabili e i
documenti della procedura ed hanno diritto di chiedere notizie e chiarimenti al curatore e al fallito.
VI. I componenti del comitato hanno diritto al rimborso delle spese, oltre all’eventuale compenso
riconosciuto ai sensi e nelle forme di cui all’articolo 37-bis, terzo comma.
VII. Ai componenti del comitato dei creditori si applica, in quanto compatibile, l’articolo 2407, primo e
terzo comma, del codice civile. (3)
VIII. L’azione di responsabilità può essere proposta dal curatore durante lo svolgimento della procedura.
Con il decreto di autorizzazione il giudice delegato sostituisce i componenti del comitato dei creditori nei
confronti dei quali ha autorizzato l’azione. (4)
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(1) Articolo sostituito dall’art. 39 del D.Lgs. 9 gennaio 2006 n. 5. La modifica è entrata in vigore il 16 luglio 2006.
(2) Comma modificato dall’art. 3 del D.Lgs. 12 settembre 2007, n. 169, pubb. in Gazz. Uff. n. 241 del 16 ottobre 2007, con effetto dal 1 gennaio 2008.
(3) Comma sostituito dall’art. 3 del D.Lgs. 12 settembre 2007, n. 169, pubb. in Gazz. Uff. n. 241 del 16 ottobre 2007, con effetto dal 1 gennaio 2008.
(4) Comma aggiunto dall’art. 3 del D.Lgs. 12 settembre 2007, n. 169, pubb. in Gazz. Uff. n. 241 del 16 ottobre 2007, con effetto dal 1 gennaio 2008.
Le modifiche (2), (3) e (4) si applicano ai procedimenti per dichiarazione di fallimento pendenti alla data del 1 gennaio 2008, nonché alle procedure
concorsuali e di concordato aperte successivamente.
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